IL TERMOINDURENTE E LO STAMPAGGIO A COMPRESSIONE
Le resine termoindurenti sono un gruppo di materie plastiche che, dopo una fase iniziale di rammollimento dovuto al riscaldamento, induriscono per effetto di reticolazione tridimensionale; nella fase di rammollimento per effetto combinato di calore e pressione risultano formabili.
Le resine termoindurenti si ottengono per policondensazione.
Il policondensato è un materiale termoindurente perchè , in fase di lavorazione, quando viene riscaldato e sottoposto all'azione della pressione, si determina una reazione chimica che provoca una ristrutturazione a carattere irreversibile della molecola: una volta formato, un termoindurente non è più recuperabile.
Sono termoindurenti, per esempio, le resine fenoliche, le melaminiche, le ureiche e le poliestere.
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE TERMOINDURENTE:
- RESISTENTE ALLE ALTE TEMPERATURE, INDEFORMABILE
- RITIRO MINIMO DEL PRODOTTO, CON POSSIBILITA’ QUINDI DI TOLLERANZE AL CENTESIMO
- STABILITA’ DIMENSIONALE ( ASSENZA DI DEFORMAZIONI)
- IDEALE PER PRODOTTI TECNICI CON NOTEVOLI SPESSORI
- ESALTA LE FORME DEI PRODOTTI E PROTEGGE LE SUPERFICI
- ALTO GUSTO ESTETICO, SEGUE LE TENDENZE E HA COLORI VIVACI, CHE NON SBIADISCONO
COS’ E’ LO STAMPAGGIO A COMPRESSIONE TRAMITE PRESSE VERTICALI?
E’ un processo di lavorazione a caldo, in cui la materia prima (il termoindurente), sottoforma di polvere granulare (resina), viene inserita in uno stampo aperto, costituito da una matrice e da un punzone.
A seguito della chiusura dello stampo riscaldato, la compressione del punzone fa scorrere lentamente la resina, che andrà ad assumere la forma dello stampo.
Alla fine di un tempo di cottura specifico e prestabilito, lo stampo verrà aperto e si procederà all’estrazione del prodotto.